Petrarca, ricordi

NINNA NANNA
Sogna, mi diceva la nonna.
Insieme, lo diceva la mamma.
M’insognavano, la nonna e la mamma.
M’insegnavano, la nonna e la mamma,
la nenia antica chiamata Ninna Nanna.
La nonna, la mamma, la nenia ed io.
Nei ricordi ci sono anch’io:
bambino, carino, un ricordo piccino.
Ho la ninna e la nanna,
ho la nonna e la mamma.

BABY SITTER (sorriso beffardo e occhi di cielo)
Io, bambino, carezzo un gatto nero:
un getto di acqua fredda mi raggiunge
e mi gela. Mi volto e la osservo:
sorriso beffardo e occhi di cielo.

Oggi incontro la sua tomba e un gatto nero,
che carezzo. Uno scroscio di pioggia mi gela.
Mi volto al firmamento e osservo i nembi fermarsi
nel disegno di un viso: sorriso beffardo e occhi di cielo.

IL GIOCATTOLO IN CAMBIO DEL FUCILE
Militare decaduto, volli seppellire il fucile.
Nel grembo della fossa ritrovai l’arma giocattolo della mia fanciullezza.
“Il giocattolo in cambio del fucile!”, dissi alla fossa.
Ricoperta la fossa, ero di nuovo fanciullo che gioca.

RICORDO D’INFANZIA
Prendo la via dello scivolo per ricordare la prima stagione.
Si schiude il sipario…

Io: attore protagonista.
Gli occhi di mia madre: il pubblico.

Fino ad ora di cena,
sempre una compagnia di giocattoli
divideva con me la scena.

LECCA-LECCA
Sono con mio nonno. E’ demente e invoca la fine.
Lecca la terra e lecca il marmo. Mi confida:
“Da bambino adoravo il lecca-lecca”.

QUI ESISTE CHI RICORDA? (nomi)
I morti non ricordano i nomi.
Vedono le mani delle loro donne,
lontane dita che formano nell’acqua
nomi.
Non ricordo lo strano nome che avevo per te.
E’ un nome, un solo nome che non ricordo.
E vedo le tue mani adulte,
lontane dita che formano nell’acqua
nomi.
I morti non ricordano i nomi.
Qui esiste chi ricorda?