S’i fosse foco

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Testo: Cecco Angiolieri
Partitura-sonorizzazione informale: Mauro Petrarca

(da “foco”: forti cluster e note gravi, tamburo sfregato, suoni violenti)
S’i fosse foco arderei il mondo,
(da “vento”: vocalizzo d’insieme uuhhhhh, leggeri cluster nel registro centrale)
s’i fosse vento lo tempestarei;
(da “acqua”: nota acuta ribattuta ossessivamente, bastoni della pioggia, calice d’acqua)
s’i fosse acqua, i’ l’annegherei;
(da “Dio”: continua il calice, campanellini, bicchiere percosso)
S’i fosse Dio mandereil en profondo.

(tutta la strofa ritmata con tamburi, legnetti, battito di mani, bicordo Re e La)
S’i fosse papa serei allor giocondo
ché tutti ‘ cristiani embrigarei;
s’i fosse ‘mperator sa’ che farei?
A tutti mozzarei lo capo a tondo.

(da “morte”: tutta la strofa caotica con cluster in tremolo, sfregamento di superfici, vaschette di alluminio)
S’i fosse morte andarei da mio padre,
s’i fosse vita fuggirei da lui:
similemente faria da mi’ madre.

(da “Cecco”: tutta la strofa dolce e soave con campanelli, calice, strumentazione leggera che arpeggia DO)
S’i fosse Cecco com’i sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui.